01/12/2020

Che cos’è il nadabrahma?

Com’è possibile che il Suono sia alla base della creazione della realtà? Oggi sappiamo che la pressoché totalità dei popoli antichi credeva che il Suono Crea, o, per essere più precisi, che la Vibrazione Crea. Ma non è tutto, poiché dobbiamo sapere che ogni specifica frequenza vibrazionale, misurabile secondo l’unità di misura detta Hertz, ha una sua proprietà creatrice.

Meditazione vuol dire mettere la mente in disparte, così che non interferisca più con la realtà e tu possa vedere le cose per ciò che sono. Osho Rajneesh

Dalle vibrazioni alle geometrie dell'universo

Esperimenti scientifici effettuati ai giorni nostri di Cimatica mostrano come della semplice sabbia su una superficie, esposta a determinate frequenze-vibrazioni, si dispone a Mandala creando delle figure geometriche perfette, le stesse forme geometriche che ritroviamo nella natura e nelle proporzioni del corpo umano.

In Occidente è stato detto “In principio era il Verbo”, vale a dire che all’origine del tutto vi fu la “parola”, la Vibrazione che ha creato il Mondo e l’Universo intero. I Nativi Americani sapevano che attraverso il canto, di cui ancora oggi si servono durante i loro rituali sacri, fu creata la realtà. Di più, sapevano che attraverso il canto è anche possibile modificare la realtà e guarire le persone! In Oriente il discorso si fa ancora più approfondito, arrivando a parlare espressamente del Nadabrahma ovvero il Suono Creatore, dalle parole sanscrite Nada (Suono) e Brahma (Energia Creatrice). Tutti quanti abbiamo sentito parlare almeno una volta nella nostra vita della Trimurti, la suprema Trinità indiana composta da Brahma, la divinità preposta alla Creazione dell’universo, Visnu, la divinità della Conservazione del cosmo e infine Shiva, la divinità preposta alla Distruzione. In questa immagine metaforica è contenuta la suprema sapienza esoterica!

Trasformazione e guarigione

Non solo infatti il Suono crea, secondo la qualità “Brahamanica” della Vibrazione che, come abbiamo detto, dà origine alle forme, ma esso Conserva e infine, Dissolve. In realtà le parole Conservazione e Distruzione sono fuorvianti, ed è per questo che le abbiamo sostituite con Trasformazione e Guarigione. Una volta che la realtà è stata creata da Brahma, secondo la mitologia-simbolica indiana, essa viene “conservata” per un certo periodo di tempo (miliardi di anni, nel caso dell’universo) dalla qualità conservatrice “Visnuita” prima che infine intervenga la qualità distruttrice “Shivaita” che dissolve il cosmo dando così la possibilità a Brahma di ricreare tutto d’accapo.

In realtà è più corretto parlare di Trasformazione anziché di conservazione poiché conservare dà l’illusione che tutto resti uguale e immobile, mentre, in verità, tutto è immerso in un divenire-evolutivo. Non solo il pianeta Terra, il DNA e le forme di vita si trasformano, ma persino il nostro cosmo interiore fatto di credenze, emozioni e pensieri è in eterno mutamento e non resta mai uguale a sé stesso. Ecco la capacità del Suono del Gong di Trasformare! Dopo aver creato in noi le immagini, i colori, i ricordi ma anche le sensazioni ed i pensieri che i partecipanti sperimentano, il Suono Sacro del Gong li Trasforma incessantemente, fino alla fine della sessione e per i giorni successivi.

Ecco spiegata la Seconda Proprietà Visnuita del Suono come Trasformazione.

Ognuno di noi, ricevendo la Vibrazione del Gong, si trova a vedere tutti i suoi processi mentali ed emotivi che in quel periodo della sua vita sta sperimentando, enormemente accelerati. Se nella vita quotidiana per ricevere delle risposte ai nostri problemi o per superare lunghe e spesso difficili fasi di transizione e cambiamento, occorrono enormi sforzi, il potere di Trasformazione del Gong spinge questi processi ad essere vissuti al massimo, risparmiandoci di rimanere bloccati nella palude del nostro malessere per mesi o anni…

Attraverso l’uso sapiente del Gong, con i suoi colpi e battimenti precisi, arriviamo infine a sperimentare la Terza Proprietà del Suono, vale a dire la Proprietà Shivaita della Guarigione. Il termine “distruzione”, infatti ha per noi in Occidente un’accezione troppo negativa ed è meglio non usarlo. L’opera di Shiva andrebbe più correttamente chiamata di dissoluzione del cosmo, il quale, dopo essere stato creato e trasformato, viene infine riassorbito in sé stesso, proprio come di recente la scienza ha scoperto che avviene, secondo la teoria del “Big-Crunch”.

Tuttavia, la parola che più correttamente si adatta a noi praticanti del Bagno di Gong è “Catarsi” o “Guarigione”. Dopo che il Suono ha Creato e Trasformato, esso Purifica e Guarisce portandoci alla Catarsi del nostro essere. Le onde vibrazionali, infatti, salendo di livello, arrivano a creare un momento in cui la nostra mente viene “annullata”, spazzando via tutto ciò che il Suono ha sollevato dentro di noi e generando un momento di silenzio assoluto in cui la maggior parte dei partecipanti sperimenta una sorta di ascensione, come se un cono di luce attraversasse il nostro Essere.

Il terzo ed ultimo aspetto di Guarigione del Suono del Gong, che ho definito appunto “Shivaita”, è particolarmente importante in quanto durante una sessione capita che alcuni partecipanti possano ripescare delle paure non risolte dal proprio subconscio. È allora che l’azione del Gong ci mette di fronte ad uno specchio, aiutandoci a guardarci dentro.